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Il Pane dalle basi

Pubblicato : 21/09/2022 11:54:33
Categorie : La Ricetta: ingredienti ed utensili per realizzarla

Il Pane dalle basi

Come prepararlo e renderlo l'alimento gustoso, profumato e salutare del nostro immaginario?

Ricette con i relativi link agli ingredienti ed utensili "giusti" li trovate direttamente sul testo.

Allora, in Cucina pronti per iniziare con le basi e quale inizio più giusto ci può essere se non chiarirci subito le idee sulle farine? Senza farina il pane non esiste, quindi è da loro che dobbiamo iniziare. Ma prima per oggi capiamo da dove viene quel meraviglirso rito quotidiano di cui ancora oggi ci nutriamo

Breve storia del pane

Non c’è leggenda che ci informi su quando l’uomo ha iniziato a fare il pane, introducendolo nella nostra alimentazione. Sembra che il primo cereale a convertirsi in pane sia stato l’orzo, forse la più antica graminacea, assieme al Miglio, conosciuta dall’uomo.

Un altro tentativo di panificazione fu fatto con il miglio, graminacea dall’elevato potere nutrizionale. In Africa e nelle regioni caldo-aride dell’Asia meridionale trovò ancora diffusione una specie di tortino a base di questo cereale (“PAN DI MIGLIO”) di cui si ha notizie fin dal periodo Neolitico.

La Segale (cereale dotato di buone caratteristiche panificatorie) era conosciuta assieme all’avena già nell’età del bronzo. Intorno al IV secolo A.C. nei paesi dell’Europa centro-settentrionale, questo cereale venne diffusamente coltivato a scopo alimentare e il suo utilizzo si diffuse per la preparazione del pane e dei suoi derivati.

Il frumento è un cereale che da sempre è destinato a conoscere il maggior successo, grazie alla sua straordinaria attitudine alla panificazione. La coltivazione risale a tempi remoti. Questo dato ci fa pensare che il pane sia uno dei cibi più antichi.

Farina e fuoco

Il primo passo verso la “Scoperta”del pane si registrò quando l’uomo cominciò a triturare il grano e gli altri cereali tra due pietre ottenendo una farina grossolana che, mescolata con acqua, diventava una pappa commestibile.

La tappa successiva fu una buca di pietre arroventate in cui l’uomo poneva l’impasto per la cottura.

Il pane di quel tempo era per lo più azzimo, cioè privo di enzimi, non lievitato, e veniva consumato caldo. Di questo tipo sono, per esempio, l’attuale piadina romagnola e il Chapati indiano.

il cereale 

La scoperta del lievito

Con la scoperta del lievito il pane messo a cuocere risultò più soffice, più leggero e appetibile. Durante il periodo ellenico l’arte della panificazione compì notevoli progressi. Basti pensare che i greci erano talmente esperti da essere in grado di confezionare ben 72 tipi di pane i cui nomi prendevano origine dalle forme e dal tipo di ingredienti.

La riproduzione del pane

Gli studiosi fanno risalire ai tempi preistorici le prime riproduzioni di pane; a quei tempi non veniva usato il frumento per preparare la farina, ma si faceva ricorso alla tapioca, ai fagioli ed alle ghiande

Storicamente è accertato che l’uso del pane era già in voga al tempo degli Egiziani, quando si facevano delle piccole pagnotte impastando la farina con l’acqua e usando sia i piedi che le mani; lungo il corso della storia, poi il pane entrò a far parte della civiltà Ebrea, di quella Greca e di quella Romana.

Durante la Rivoluzione Francese il pane bianco fu imposto a tutte le classi sociali, divenendo così un alimento di uso comune. La miglior qualità di questo nutrimento fondamentale, deriva dal frumento. L'utilizzo migliore della farina deve essere successivo a 15-20 giorni dalla macinatura.

Il pane bianco si ottiene così attraverso un procedimento semplicissimo che prevede l’amalgama di un piccolo quantitativo di farina con del lievito, impastato grazie all’aggiunta di acqua. La pasta così ottenuta si lascia lievitare per un certo periodo.

 Si danno poi le forme che si vogliono ottenere e si mettono in forno a cuocere. Quando il pane assume un colorito dorato, significa che è cotto e lo si toglie dal forno.

 

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