Tutto è iniziato quando la vostra amica vi ha confessato senza malizia: “Quando mangio qualcosa di buono che fa anche bene al mio corpo mi sento ancora più felice”. Vi aveva invitato da lei per un brunch e portato in tavola pancakes al grano integrale e kefir di latte (“Ah sì, il kefir di latte...”, avete commentato pensierosi) con purea di more alla salvia (“Un toccasana per il cuore!”, e voi di rimando un sorriso incerto), formaggio fresco (“Lo faccio io, è semplicissimo”) e una bevanda detox a base di kefir d’acqua (“La mia inettitudine mi ucciderà”, avete pensato sorseggiandola). 
La visita guidata alla sua dispensa piena di barattolini assortiti era stata il punto di non ritorno: cetriolini alla senape, crauti al limone, limoni confit, kefir, tè kombucha....Le ricerche online al limite del compulsivo e l’acquisto di Guida alla fermentazione sono stati l’unica via di uscita dal tunnel di autocommiserazione in cui rischiavate di sprofondare. Ora sapete che la fermentazione conserva gli alimenti in modo naturale, li rende più digeribili e li arricchisce di probiotici eccellenti per la flora intestinale. Ma, soprattutto, che le preparazioni fermentate offrono un gusto fresco e pungente e una sensazione di benessere irresistibili. Ora avete anche voi una dispensa piena di vasetti “in fermentazione” e mentre bevete il vostro kefir o sbirciate gli sviluppi delle verdure in salamoia non potete trattenere un moto di soddisfazione e orgoglio. Il prossimo brunch si farà a casa vostra!